i, Lussemburgo, Francia, Regno Unito, Italia, Repubblica Federale di Germania, Grecia, Spagna e Portogallo. Nata sulle basi del Trattato di Bruxelles che nel 1948 aveva creato lÆUnione occidentale contro una possibile rinascita di una minaccia tedesca, s
i trasform≥ nel 1954, con lÆallargamento dellÆalleanza alla Repubblica Federale di Germania, che veniva invitata a entrare nella NATO, e allÆItalia. La ragione politica di tale trasformazione risiedeva nella necessitα di assicurare alla comune difesa del
lÆEuropa Occidentale il necessario contributo della Repubblica Federale di Germania, permettendo, al tempo stesso, il controllo del riarmo tedesco; la UEO rappresenta pertanto una soluzione alternativa dopo il fallimento della Comunitα europea di difesa
(CED, creata col trattato firmato il 27 maggio 1952 dai rappresentanti degli stessi paesi aderenti alla \b \cf4 \ATXht2121 CECA\b0 \cf0 \ATXht0 , ma non entrato mai in vigore a causa della mancata ratifica da parte della Francia nellÆagosto 1954) determi
nato, oltre che dalla mancata ratifica da parte della Francia, dagli eccessivi poteri sovranazionali ad essa attribuiti dal Trattato di Parigi del 1952. Rimasta pressochΘ inattiva per 30 anni, essendo la sua funzione difensiva espletata dalla NATO, lÆUEO
venne riattivata nel 1984 per la creazione di unÆidentitα europea di difesa. Da allora i membri mirano da una parte a fare dellÆUEO un nucleo europeo allÆinterno dellÆAlleanza atlantica; e dallÆaltra, con lÆentrata in vigore del \b \cf4 \ATXht2311 Tratt
ato di Maastricht\b0 \cf0 \ATXht0 , ad affidarle il compito di elaborare e porre in essere le decisioni e le azioni dellÆUnione Europea nel settore della difesa, con lÆobiettivo di sviluppare una politica di difesa comune. Questo duplice obiettivo Φ prob
lematico: una difesa europea affidata allÆUEO al di fuori della NATO porterebbe a una costosa duplicazione di sforzi per gli stati membri di entrambe le organizzazioni; peraltro, realizzare tale difesa interamente allÆinterno della NATO la svuoterebbe de
lla sua valenza specificatamente europea. Nel 1996 Φ stato proposto un accordo per cui la NATO fornirebbe i propri mezzi, ivi compresi quelli degli Stati Uniti dÆAmerica, per eventuali azioni militari condotte dallÆUEO a cui gli Stati Uniti dÆAmerica ave
ssero deciso di non partecipare. Tali situazioni potrebbero insorgere nel caso di crisi regionali che non coinvolgano direttamente i paesi membri e quindi non facciano scattare lÆimpegno NATO (art. 5) alla difesa reciproca. A questo proposito si ricorda
che nel 1992 lÆUEO ha deciso di contribuire a missioni di mantenimento della pace su mandato della CSCE (dal 1994 OSCE) e dellÆONU. In questo quadro si inseriscono le operazioni di interdizione navale in Adriatico e sul Danubio effettuate dal 1993 al 199
5 per controllare (di concerto con la NATO) il rispetto dellÆembargo decretato dal Consiglio di Sicurezza dellÆONU verso gli stati della ex Iugoslavia. LÆUEO consiste di un Consiglio, con sede a Bruxelles, di un Segretariato che nel 1993, nel quadro dell
a crescente collaborazione con NATO e UE, Φ stato portato da Londra a Bruxelles; di unÆAssemblea parlamentare, di unÆAgenzia per il controllo degli armamenti e di un Istituto di ricerca, con sede a Parigi. Come la NATO e la UE, anche lÆUEO, dopo il \b \cf4 \ATXht2231 1989\b0 \cf0 \ATXht0 , ha allacciato rapporti di collaborazione con i paesi ex membri del Patto di Varsavia, molti dei quali mirano a diventare membri di tutte e tre le organizzazioni.